Nove mesi che Patrick Zaki è in galera
Oggi sono nove mesi che Patrick Zaki, studente dell’Università di Bologna e di conseguenza, come avviene da secoli, cittadino di fatto di Bologna, si trova in un carcere in Egitto.
E’ una custodia cautelare, rinnovata secondo modalità che sono totalmente incompatibili con qualsiasi procedura di uno Stato di diritto.
Il governo italiano dovrebbe occuparsene di più e meglio di come ha fatto finora.
E’ comprensibile che in un momento come questo molti pensino che in realtà il governo italiano abbia cose più urgenti e importanti a cui pensare.
Uno dei rischi più gravi che si corre attraversando una pandemia e una crisi economica però è proprio questo: pensare che i diritti umani, i diritti civili e la voci dei più deboli siano sacrificabili in nome di interessi superiori.
Approfittare della pandemia per provare a rendere il mondo un posto migliore dove vivere (come spesso ci ripetiamo) significa, invece, anche riportare Patrick Zaki a studiare a Bologna