13
Lug
2015
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Lucchio, Europa.

Oggi è il 13 luglio e per me è un anniversario particolare.
Nel 1944 (poco prima di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto) le truppe tedesche invaseroi Lucchio (il paese dei miei nonni), rastrellarono tutti gli abitanti e minacciarono di fare una strage. Poi non la fecero.
Qualche anno fa ci ho fatto sopra un piccolo documentario. Ho raccontato una storia senza nessuna pretesa di ricostruzione storica.
Per mantenere la memoria, soprattutto, di una storia minima, che non è entrata nei libri di storia perché non è successo niente, ma che ha contribuito a creare l’identità collettiva di una di quelle piazze dove ognuno di noi ha imparato a respirare la democrazia.
Ma che oggi serve a ricordarmi come mai è nata l’Europa.
Si erano fatti la guerra, si misero a un tavolo per promettersi “mai più”.
La mia generazione è finalmente europea. E’ quella dell’Erasmus, quella di voli low cost, quella della moneta unica, quella abituata a usare poco il passaporto, quella che ha amici sparsi in tutta Europa, quella che è cresciuta con i racconti di guerra dei nonni che ci fanno capire perché l’Europa è una cosa bella, anche se è governata da una politica egoista che ha ridotto quel sogno a piccoli interessi finanziari.
E allora è bello ripartire dai racconti dei nonni. Che ci ricordano che l’Europa è e deve restare il grandioso ideale di questi tribolati anni.
Buon 13 luglio.
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