Putin, Vecchioni, Trapattoni e il nobel: ecco perché non è una cosa seria
Ci sono migliaia di persone (compresi tutti i parlamentari di tutte le nazioni) che possono candidare qualcuno al nobel per la pace. Fino ad ora gli amici scandinavi le tenevano segrete, però poi succedeva che qualcuno comunicava la candidatura che aveva avanzato e quindi le voci impazzivano incontrollabili.
L’operazione trasparenza, però, ha pro e contro.
Quindi non è vero che il nobel ha candidato Putin. E’ vero che, probabilmente, qualche parlamentare russo, cortigiano del nostro, abbia improvvidamente fatto il nome di Putin, come avrebbe potuto fare il nome di chiunque altro.
Un po’, insomma, come quei parlamentari che al primo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica votano per Giovanni Trapattoni.
Quando daranno il nobel per la pace a Putin andiamo tutti insieme ad incatenarci a Oslo. Fino ad allora ridiamoci sopra che è meglio.